5 Febbraio 2015, h. 11:42

Il Consiglio Regionale del Lazio ha varato il Testo Unico dell’artigianato

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Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità, nella serata di ieri, il nuovo Testo Unico dell’Artigianato.

Dopo l’impegno delle Associazioni dell’Artigianato, che nei mesi scorsi per la prima volta avevano presentato proposte unitarie per la legge, anche la politica ha manifestato senso di responsabilità col il proprio voto unanime verso un provvedimento che coinvolge oltre 99 mila imprese artigiane nel Lazio“. È questo il commento del Presidente regionale di Confartigianato Imprese Lazio, Zsolt Keszi, che ha proseguito: “La condivisione è stata elemento fondante anche in questa fase dell’iter di approvazione del Testo Unico.“.

La legge introduce la figura del “maestro artigiano” e le botteghe scuola, valorizza l’artigianato artistico e tradizionale ma anche quello più innovativo collegato alle nuove tecnologie ed al commercio elettronico.

Di notevole impatto anche gli interventi che incidono sulla spesa pubblica, quali la cancellazione delle Commissioni provinciali e dell’Osservatorio per l’Artigianato nonché la riduzione del numero dei membri della Commissione regionale per l’artigianato (CRA).

Novità previste anche per l’Albo artigiano, che sarà su base territoriale, provinciale e metropolitana, ed articolato in due sezioni.

Da ultimo, sono previste agevolazioni per le ristrutturazioni, l’acquisto di macchinari, la sicurezza dei locali, l’occupazione e il ricambio generazionale e l’internazionalizzazione.

Il Presidente Keszi ha concluso: “Siamo certi che questa legge possa davvero migliorare la vita delle nostre imprese, vera eccellenza del Lazio, che avevano bisogno di un segnale forte da parte della rappresentanza e delle forze politiche. Ora però è necessario supportare il provvedimento anche sotto il profilo finanziario, attraverso l’avvio del Fondo per la tutela, lo sviluppo e la valorizzazione dell’artigianato laziale, che prevede un piano triennale e con conseguenti piani di interventi volti a far ripartire i bandi dell’Artigianato.“.

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