9 Marzo 2015, h. 11:35

A Torino “Orizzonte donna. Le donne hanno credito?”

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Oltre sei anni di crisi hanno lasciato il segno sugli imprenditori italiani: tra il 2008 e il 2014 sono diminuiti di quasi 511.000 unità, pari all’8,4% in meno. Ma le imprenditrici hanno resistito meglio dei colleghi maschi ai colpi della congiuntura negativa. Negli ultimi sei anni il numero delle lavoratrici indipendenti italiane (imprenditrici, lavoratrici autonome, libere professioniste) è diminuito di 123.000 unità, pari al 6,7% in meno. Un calo inferiore a quello registrato dalla componente maschile del lavoro indipendente che nello stesso periodo è diminuita del 9,1%, con una perdita di 387.900 unità.

Le capitane coraggiose dell’economia italiana sono state fotografate dall’Ufficio studi di Confartigianato Piemonte attraverso un’elaborazione su dati Unioncamere. Drammatica la caduta per le donne titolari d’imprese individuali: nel confronto tra i terzi trimestri del 2013 e del 2014 il numero è diminuito drasticamente. Su una platea italiana di 847.813 quelle piemontesi sono 66.876: Alessandria 7.565 (-11%), Asti 4.296 (-7%), Biella 2.226 (-3%), Cuneo 12.469 (-19%), Novara 4.484 (-7%), Torino 31.001 (-46%), Verbania 2.007 (-3%) e Vercelli 2.828 (-5%).

“I dati del nostro Ufficio studi – sottolinea Daniela Biolatto, presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Piemonte – dimostrano che siamo in presenza di un’imprenditoria femminile che va incoraggiata. Al pari dei nostri colleghi abbiamo bisogno d’interventi che ci liberino dai troppi vincoli e costi che soffocano le iniziative imprenditoriali. E vogliamo contare su un welfare che permetta alle donne di conciliare lavoro e famiglia e di esprimere nell’impresa le nostre potenzialità”.

Il convegno ha lo scopo d’informare e condividere con le imprese a prevalente partecipazione femminile, e con le lavoratrici autonome, gli strumenti finanziari e le agevolazioni loro riservate. Il Banco Popolare (di cui la Banca Popolare di Novara è parte) ha aderito al protocollo d’intesa sottoscritto tra Abi e alte rappresentanze governative ed ha stanziato un plafond di 100 milioni di euro per finanziamenti destinati a nuovi investimenti, costituzione di nuove imprese, acquisto di scorte di magazzino e riequilibrio finanziario con caratteristiche mirate ed agevolazioni su tassi e condizioni economiche.

Le imprese femminili sono una realtà capillarmente diffusa e sempre più importante in Italia: ogni quattro imprese esistenti nel nostro Paese, una ha una donna al comando. In alcuni settori, poi, come la sanità ed i servizi alla persona, quasi un’impresa su due è “rosa”. La maggiore partecipazione delle donne alla vita produttiva attraverso l’impresa è una risorsa importante per contribuire a rilanciare la crescita dell’Italia. Purtroppo sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere appieno la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro. La Bpn pone grande attenzione agli strumenti finanziari che possano facilitare l’impegno delle donne nelle attività economiche e col suo sostegno vuole evidenziare la vicinanza all’universo dell’imprenditoria femminile del territorio piemontese favorendone l’accesso al credito.

Ad animare i lavori del convegno saranno Adelio Ferrari (vicepresidente vicario di Confartigianato Piemonte), Daniela Biolatto (presidente Donne Impresa Confartigianato Piemonte), Rosalia Spagnarisi (responsabile estero commerciale della Bpn), Emilia Cucchi (referente small business della Bpn) e Umberto De Tata (responsabile finanza agevolata ed enti di garanzia del Banco Popolare).

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