17 Giugno 2015, h. 12:57

STUDI – Lo spettro della Grexit sul debito pubblico italiano. Intanto il sostegno finanziario alla Grecia arriva a 19.600 euro per abitante

La crisi del debito sovrano greco si sviluppa ormai da cinque anni, innescando una più estesa crisi sui debiti sovrani che ha colpito nel 2011 altre economie fortemente indebitate, tra cui l’Italia.

In relazione alla trattativa in corso tra il governo greco e i creditori internazionali il mancato accordo determinerebbe forti tensioni sui mercati finanziario che potrebbero determinare effetti negativi sul bilancio pubblico italiano, caratterizzato da un elevato debito e una corrispondente alta spesa per interessi. A tal riguardo va ricordato che sulla base delle risultanze della Banca d’Italia il sostegno finanziario alla Grecia tra il 2010 e maggio 2015 è arrivato a 215,7 miliardi di euro, pari a 19.622 euro per abitante.

Un ritorno verso l’alto dei tassi di interesse potrebbe interrompere bruscamente il virtuoso sentiero di discesa della spesa per interessi che nel 2016 raggiungerebbe il minimo storico del 4,2%. A tal proposito va ricordato che nel 2010 la spesa per interessi sul debito in Italia era pari al 4,3% del Pil e che se non fosse intervenuto l’innalzamento dello spread conseguente alla crisi del debito e avessimo mantenuto la spesa a questi livelli, avremmo risparmiato 9,0 miliardi di euro di interessi all’anno, un importo quasi sufficiente a finanziare l’intero bonus da 80 euro.

 

Spesa pubblica per interessi in Italia

(% del Pil – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione Europea)

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