19 Ottobre 2015, h. 11:57

Il Governo vara la legge di stabilità. Verso la riduzione del peso fiscale

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (s) e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri, Roma, 18 settembre 2015. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

25 tweet costellati dal segno +. La Legge di stabilità del Governo Renzi è tutta in quei messaggi con l’hashtag Italiacolsegnopiù che, il 15 ottobre, il Premier ha diffuso sul web, al termine della riunione del Consiglio dei Ministri che ha varato la manovra di finanza pubblica.Matteo Renzi, si sa, ama la sintesi e l’immediatezza dei 140 caratteri dietro ai quali si celano novità importanti per il futuro del nostro Paese. La promessa è di tagliare le tasse per famiglie e imprese. Ma bisogna fare i conti con i vincoli europei del patto di stabilità: così, per anticipare al 2016 il taglio dell’Ires per le imprese, occorre aspettare il via libera di Bruxelles.
In attesa di scoprire tutti i dettagli della manovra economica che vale tra i 27 e i 30 miliardi, i titoli annunciati dal Premier toccano direttamente la vita degli imprenditori e recepiscono parte delle sollecitazioni avanzate da Confartigianato e da Rete Imprese Italia.
Il Governo – commenta il Presidente Giorgio Merlettisembra aver imboccato la strada della riduzione del peso delle tasse su artigiani e piccole imprese: oltre ad evitare l’aumento dell’Iva, si prevede infatti l’incremento della franchigia IRAP, la revisione del regime forfettario dei “contribuenti minimi” e la possibilità di recuperare immediatamente l’IVA sui crediti insoluti.
Arriva anche la conferma di una misura chiesta a gran voce da Confartigianato per i buoni risultati prodotti in questi anni sul settore delle costruzioni: si tratta del bonus per le ristrutturazioni edili, mobili compresi, e la riqualificazione energetica degli edifici.
Positivo anche il piano di super ammortamento per favorire gli investimenti delle imprese in macchinari.
Un altro capitolo che sta a cuore agli imprenditori riguarda il lavoro: su questo fronte arriva la conferma dell’esonero contributivo per incentivare le assunzioni o le trasformazioni a tempo indeterminato, anche se con una quota progressivamente ridotta.
Ma all’appello continuano a mancare interventi di grande importanza e che le piccole imprese aspettano da tempo: a cominciare dalla deducibilità totale dell’IMU sugli immobili strumentali. E, soprattutto, va attuata quella parte di Delega fiscale rimasta in sospeso: darebbe alle imprese soggette ad IRPEF la possibilità di tassare ad aliquota proporzionale IRES gli utili non prelevati perché reinvestiti in azienda (la nuova “IRI”) ed ai soggetti in contabilità semplificata l’opportunità di pagare le tasse solo dopo l’incasso delle fatture.
A giugno, il Governo, per bocca del Vice Ministro all’Economia Casero, si era impegnato ad inserire queste misure proprio nella Legge di Stabilità. Una promessa ribadita anche in questi giorni e che ora Confartigianato chiede che venga onorata. Se la strada indicata da Renzi è quella di ridurre le tasse – sottolinea il Presidente Giorgio Merletti – bisogna percorrerla fino in fondo.
Confartigianato è quindi pronta a dare battaglia per ottenere questi interventi. Nella Legge di stabilità o altrove, purchè vengano attuati.

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