4 Febbraio 2016, h. 14:45

STUDI – Per un italiano su due (47%) percezione negativa dei servizi pubblici, al 25° posto in Ue

La comparazione internazionale basata sugli indicatori di finanza pubblica aggiornati oggi dalla Commissione europea nel Winter economic forecast confermano per il nostro Paese una scarsa coerenza tra entrate fiscali, spesa pubblica e qualità dei servizi pubblici, con effetti negativi sulla competitività delle imprese e sui processi di crescita economica. Nel 2016 tra i 28 paesi dell’Unione europea l’Italia è al 7° posto per spesa pubblica corrente primaria sul Pil, sul fronte della pressione fiscale persiste – nonostante il recente miglioramento – uno spread con l’Eurozona di 1,6 punti di Pil mentre il nostro Paese precipita al 25° posto per la qualità percepita dei servizi pubblici, davanti solo a Grecia, Cipro e Repubblica ceca: l’analisi dei dati dell’ultima rilevazione Eurobarometro standard evidenzia che a novembre 2015 per il 47% degli italiani la percezione dei servizi pubblici è negativa, quasi venti punti superiore al 28% della media Ue a 28, ed è di gran lunga lontana da quella dei cittadini dei maggiori Paesi dell’Unione europea. Nel dettaglio in Francia la spesa pubblica primaria corrente è pari al 50,2% del Pil – superiore al 42,4% dell’Italia – ma la percezione negativa dell’offerta di servizi pubblici è del 27%, venti punti inferiore a quella dell’Italia. Negli altri maggiori paesi Ue la spesa pubblica in Germania scende al 39,8% del Pil e la percezione negativa dell’offerta dei servizi pubblici è del 23%, nel Regno Unito la spesa scende al 36,3% del Pil e la quota di giudizi negativi sui servizi pubblici è del 23%, in Spagna, dove la spesa corrente primaria è del 36,5% le valutazioni negative scendono al 16%.

Il mix di alta spesa pubblica e bassa qualità dell’offerta dei servizi pubblici richiede una focalizzazione sulle politiche di revisione della spesa finalizzandole ad una riqualificazione, con la riduzione degli sprechi ed aumento degli standard di efficienza sia a livello dell’Amministrazione pubblica centrali che di quella locale.

L’analisi dell’Ufficio studi sulle variabili di politica fiscale nella presentazione “Economia reale e finanza pubblica ad inizio 2016”. Clicca qui per scaricarla.

 

 

Percezione dei servizi pubblici nei Paesi Ue 28

(Percezione positiva, negativa e non so in % popolazione 15 anni ed oltre – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea)
Per visualizzare il grafico completo clicca sull’immagine
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Spesa pubblica corrente primaria

(Anno 2016 – % del Pil – spesa corrente al netto degli interessi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea)
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Spesa pubblica corrente primaria e giudizio negativo sui servizi pubblici nei principali Paesi Ue

(Spesa corrente PRIMARI AIN % DEL Pil e giudizio negativo servizi pubblici in % popolazione 15 anni ed oltre – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Commissione europea)

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