31 Maggio 2017, h. 14:51

LIBRI – La centralità delle piccole imprese nel libro “Artigianato e piccole imprese patrimonio per i territori”

Le piccole imprese costituiscono davvero il principale ostacolo alla capacità competitiva del nostro Paese? Questa tesi, spesso sostenuta nei mainstream di analisi dell’economia italiana, viene messa in discussione nella pubblicazione “Artigianato e piccole imprese patrimonio per i territori. Nuove traiettorie di sviluppo” edito da Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino e l’Università Politecnica delle Marche e che ha visto la partecipazione dell’Ufficio Studi di Confartigianato e nell’ambito degli Osservatori in rete, dell’Ufficio Studi di Confartigianato Marche.

Alcune evidenze sono emblematiche. L’Italia è prima tra le principali 20 economie del mondo per occupazione nelle MPI, con una quota di 27,6 punti superiore alla Germania, di 31,9 punti superiore al Regno Unito, di 34,9 punti superiore e di 39,4 punti superiore agli Stati Uniti. La piccola impresa ha preso lo spazio economico abbandonato dalla grande impresa: in più di quarant’anni la quota di occupazione della grande impresa si è ridotta di un terzo passando dal 30,5% del 1971 al 19,7% del 2013. La quota di piccole imprese innovative è di 8,2 punti sopra alla media Ue. In Europa l’Italia ha la leadership delle MPI manifatturiere con 1,5 milioni di addetti, pari al 22,3% del totale europeo e superiore ai 1,1 milioni di addetti nelle MPI manifatturiere della Germania.

Il libro – presentato da Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, Presidente e Segretario di Confartigianato Ancona Pesaro Urbino e con la prefazione di Cesare Fumagalli, Segretario Generale di Confartigianato – mette in evidenza la centralità delle piccole imprese, che rappresentano un asset chiave dell’economia italiana. La presentazione a firma di Belvederesi e Cataldi e la prefazione di Fumagalli sono disponibili nella demo del libro. Clicca qui per scaricarla.

Dopo l’introduzione del libro di Gian Luca Gregori, Pro Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, nel primo capitolo Enrico Quintavalle dell’Ufficio Studi Confartigianato analizza vari aspetti evolutivi delle MPI relativamente al loro peso a livello nazionale, al livello di specializzazione produttiva; vengono esaminati differenti dati statistici, con l’obiettivo di verificare il ruolo delle MPI nei differenti territori italiani. All’analisi sui distretti a vocazione artigiana ha collaborato Licia Redolfi dell’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia.

Nel secondo capitolo Enrico Quintavalle e Fabiana Screpante dell’Ufficio Studi Confartigianato Marche prendono in considerazione l’artigianato come fattore di sviluppo, soffermandosi anche sulle opportunità e sulle minacce per il Made in Italy.

Nel terzo capitolo, Laura Moscatelli e Lucia Pizzichini, assegniste di ricerca del Dipartimento di Management dell’Università Politecnica delle Marche, presentano i risultati di un’ampia indagine empirica che ha coinvolto oltre 100 piccole imprese, sulle tematiche dell’innovazione, esaminata utilizzando differenti approcci interpretativi (organizzativo, relazionale, finanziario, ecc.). Marco Pierpaoli, responsabile Marketing e sviluppo associativo di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, analizza il marketing come strategia di sviluppo delle Associazioni e delle MPI.

Nel quarto capitolo a cura di Andrea Rossi, responsabile Innovazione della Confartigianato Imprese di Ancona – Pesaro e Urbino, sono analizzati i profili organizzativi di numerose imprese eccellenti di piccola dimensione, che hanno ottenuto performance di un certo rilievo, attuando strategie di innovazione di varia tipologia.

Hanno inoltre collaborato alla stesura delle considerazioni introduttive e delle osservazioni non conclusive i professori dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori e Aldo Bellagamba e Paola Mengarelli, responsabile Comunicazione della Confartigianato Imprese di Ancona – Pesaro e Urbino.

La scheda del libro nel sito dell’Editore e l’anteprima.

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