2 Giugno 2017, h. 02:03

UDINE – I giovani vincitori del Progetto ‘Mani’

Foto Petrussi

Sono letteralmente saltati sulla sedia quando hanno capito che il primo premio l’avevano vinto loro Nicola Cella, Andrea Da Prat e Filippo Mariani, i tre studenti dello Ial di Pordenone – sedicenni (nemmeno tutti) – che l’idea giusta per sbancare  Souvenir Makers, il contest proposto nella quarta edizione del progetto MANI – Mestieri Artigianali per Nuovi Imprenditori,  l’hanno avuta… «seduti al bar» hanno raccontato candidamente ritirando il premio dalle mani di Giuseppe Morandini, il presidente della Fondazione Friuli che insieme a Confartigianato Imprese Udine promuove da quattro anni il Progetto Mani. «La tenda del locale copriva per metà la facciata del municipio e abbiamo pensato di realizzare dei gadget che potessero essere usati allo stesso modo». Detto, fatto. Guidati dal loro insegnante, Nicola Benedet, i tre hanno realizzato parti delle facciate (in miniatura) del castello di Miramare e del Comune di Pordenone tra le altre. Piccoli oggetti in plexiglas dai colori squillanti che al tempo di Instagram e dei social network sul mercato avrebbero certamente il loro perché . Come il secondo classificato “Puzzle”, il tagliere disegnato e realizzato da Anna Ceschin (5^D del liceo artistico Galvani di Cordenons) geometrizzando la forma della cartina del Friuli Venezia Giulia, e il terzo, “Novastella”, la coppia di t-shirt pensate da Alessia Casasola e Vania Dai (3^G del liceo artistico Sello di Udine) per valorizzare la pianta a stella di Palmanova.

Bello sarebbe testare la risposta del mercato a queste idee che non a caso il presidente di Confartigianato Imprese Udine, Graziano Tilatti, ha invitato le aziende ad adottare. «Si facciano avanti e provino a produrre questi oggetti, sarebbe davvero interessante vedere quale accoglienza riserva il mercato alle idee fresche e ingegnose dei ragazzi».

Giovani ai quali ancora una volta Confartigianato insieme alla Fondazione Friuli ha voluto dar voce, quest’anno con una scommessa non semplice: reinventare un classico, come il souvenir turistico, per raccontare in modo diverso e accattivante il Friuli Venezia Giulia. Nella sfida si sono cimentati 400 studenti, di ben 11 scuole superiori delle province di Udine e Pordenone, presentando 155 progetti di cui 10 sono arrivati alla fase finale, tradotti dalla carta in prototipo grazie alla collaborazione di alcune botteghe artigiane. Dai gioielli dialettali alle t-shirt, dal tagliere alle mascherine per gli instagrammers fino ai suoni delle parole friulane trasformati in ciondoli.

Premiati in Camera di Commercio, i primi tre classificati si aggiudicati rispettivamente un premio di 600 euro, di 400 e di 200 euro più 300 euro – in attrezzature e supporti didattici – per ciascuna delle tre scuole di appartenenza. A Confartigianato è andato il plauso del presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini: «Tra le tante cose che apprezzo di voi è che sapete fare progetti capaci di dare del “tu” al problema del lavoro. Quest’attività può contribuire ad aprire orizzonti positivi, opportunità per i ragazzi». Che Morandini ha invitato a «scandagliare il futuro incrociando il proprio radar con il mondo dell’impresa. Una scelta di passione e sacrificio, che richiede impegno e capacità di rischio, ma che va valutata con attenzione». Il fine del progetto MANI è d’altronde un po’ questo. Mostrare ai giovani che la ricerca di un’occupazione non deve passare necessariamente dal rapporto di lavoro dipendente ma può valutare anche l’ipotesi del fare impresa. «Speriamo il messaggio sia arrivato – ha concluso salutando le giovani leve sedute in platea il presidente Tilatti – perché aprire un’impresa significa dare una possibilità di lavoro a se stessi e agli altri. Voi ragazzi lo potete fare. Con un quid in più, padroni come siete dell’innovazione digitale».

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