18 Agosto 2017, h. 08:59

STUDI – L’eccellenza del made in Italy nei 30 settori dove Italia è il primo esportatore nell’Ue 28: 79,3 miliardi di euro pari al 25,6% dell’intero export dell’UE. Al top sei settori della Moda

Il buon andamento del made in Italy nel corso del 2017 è caratterizzata dal protagonismo delle piccole imprese, sia per la loro leadership nell’export diretto sia nel dinamismo delle vendite all’estero nei settori dove l’occupazione nelle piccole imprese è predominante. Questi risultati sono resi possibili dalla elevata qualità dei prodotti di eccellenza del made in Italy: tra i 212 settori (classi Ateco 2007) in cui si articola la produzione manifatturiera, in 30 settori l’Italia è il primo esportatore nell’Unione europea nel 2016 con un valore di 79,3 miliardi di euro, pari al 19,0% delle esportazioni totali ed in crescita dello 0,3% in un anno. Nei trenta comparti di eccellenza deteniamo una quota del 25,6% dell’export dell’intera Unione europea. In questi settori le Micro e Piccole imprese con meno di 50 addetti contano 431.275 addetti, il 61,0% dell’occupazione dei settori esaminati.

Tra i sette principali comparti di eccellenza del made in Italy ben sei appartengono al settore della Moda. Il primo settore è quello delle Calzature con 9.173 milioni di euro, con una quota sul totale UE del 24,0%, seguito da Confezione di altro abbigliamento esterno con 8.273 milioni e una quota del 18,7%, Articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria con 6.276 milioni e una quota del 30,5%, Gioielleria e oreficeria con 5.928 milioni e una quota del 25,1%. Dopo Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio non colato con 5.236 milioni e una quota del 25,0%, ritroviamo altri due comparti della Moda: Tessitura con 4.314 milioni e una quota del 30,3% e Confezione di altri articoli di abbigliamento ed accessori con 4.113 milioni e una quota del 25,2%.

In quindici settori si registra una crescita dell’export e tra questi nove registrano un aumento del made in Italy superiore a quello dell’export del rispettivo comparto dei 28 Paesi Ue: Fabbricazione di generatori di vapore con il 15,2%, in controtendenza rispetto al calo del 6,6% dell’Ue a 28, Fusione di acciaio con l’11,8%, in controtendenza rispetto al calo del 2,1% dell’Ue a 28, Fabbricazione di macchine per la metallurgia con l’8,3%, in controtendenza rispetto al calo del 9,3% dell’Ue a 28, Fabbricazione di piastrelle in ceramica con il 6,9%, meglio del +5,5% dell’Ue a 28, Fabbricazione di altri articoli di maglieria con il 6,2%, meglio del +5,0% dell’Ue a 28, Produzione di condimenti e spezie con il 4,8%, meglio del +1,0% dell’Ue a 28, Produzione di altre bevande fermentate non distillate con il 4,6%, in controtendenza rispetto al calo del 5,8% dell’Ue a 28, Fabbricazione di macchine per l’industria alimentare, di bevande e di tabacco con l’1,6%, meglio del +0,4% dell’Ue a 28 e Tessitura con lo 0,2%, in controtendenza rispetto al calo dell’1,1% dell’Ue a 28.

Un approfondimento delle dinamiche del made in Italy nel 12° Rapporto presentato all’Assemblea di Confartigianato. Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Quota di export sul totale UE nei settori dove Italia è primo esportatore

Anno 2016 – % export Italia su export UE – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Dinamica export nei settori dove Italia è primo esportatore e in cui made in Italy aumenta più che in UE

Anno 2016 –var. % rispetto a 2015 – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

I 30 settori manifatturieri in cui l’Italia è leader europeo delle esportazioni

Anno 2016-Milioni di euro decrescenti, composiz. ed incidenza %, var. % su 2015 e rango; quota manifatturiero su tot. export: 95,9% – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

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