6 Settembre 2017, h. 19:44

SUMMER SCHOOL – Summer School 2017, Confartigianato allarga gli orizzonti del fare impresa

Il 4 e 5 settembre, l’Auditorium Antonianum di Roma ha ospitato il tradizionale appuntamento settembrino con la Summer School di Confartigianato, un momento di confronto e di approfondimento sui grandi temi dell’attualità economica e politica mondiale. Argomenti che gli oltre 200 presidenti e segretari delle associazioni provinciali di Confartigianato hanno affrontato con docenti universitari, esperti e protagonisti della scena politica italiana. Una due giorni di lavoro per comprendere e decifrare i grandi cambiamenti in atto nel mondo, che stanno stravolgendo ogni aspetto della nostra vita: dagli equilibri politici internazionali ai movimenti migratori, passando per il ruolo dell’Italia in questo nuovo scenario. Russia e Stati Uniti, i tumulti sudamericani, le relazioni con l’Islam e l’andamento demografico sono stati i temi principali affrontati nella prima giornata della Summer School 2017, con una serie di interventi di esperti e professori universitari.
“Rispetto al XX secolo, dove la questione demografica era legata soprattutto all’aumento esuberante di una popolazione passata da 1,6 miliardi a 6,1 miliardi di abitanti, il XXI è il secolo degli squilibri e della mobilità. Avremo, infatti, aree del Pianeta che non cresceranno più, in particolare l’Europa, avremo altre aree che sostanzialmente cresceranno poco e si stabilizzeranno e zone come l’Africa che sarà la fonte di maggior crescita demografica – ha spiegato Alessandro Rosina, docente di Demografia e Statistica sociale all’Università Cattolica di Milano Non è mai successo che nel mondo ci fossero situazioni così differenziate, che ovviamente oggi si confrontano proprio sul Mediterraneo. Un’altra sfida che questo secolo ci offre è il rapporto tra generazioni. In Europa avremo un invecchiamento della popolazione, e quindi un aumento della popolazione anziana e una relativa diminuzione di giovani, mentre l’Africa non solo sarà un continente che crescerà dal punto di vista dei numeri, ma che vedrà crescere soprattutto il numero di giovani. In alcuni paesi dell’Africa sub sahariana, oltre il 50% della popolazione ha meno di 15 anni. Questo fa capire come tra 15 o 20 anni si ponga una questione di prospettive per queste generazioni, di sviluppo di questi paesi e di tutto il continente africano, ma anche di opportunità che possono nascere dalla mobilità e dai movimenti migratori”, ha poi concluso Rosina.
Prospettive che alla Summer School hanno portato ad analizzare i tanti aspetti legati a queste trasformazioni, su cui l’Italia è chiamata ad intervenire al più presto per ritagliarsi un ruolo importante nel nuovo scacchiere mondiale e per programmare il futuro economico e sociale del nostro Paese. Questioni internazionali e non solo, perché alla Summer School hanno preso parte anche numerosi rappresentati della politica, chiamati a confrontarsi con la platea sui temi internazionali e dell’attualità italiana. A cominciare dall’ex ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, e dal Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Giorgio Tonini. “La prima cosa da fare, fondamentale, è continuare sulla strada che rende più efficiente la macchina pubblica, che in Italia ci costa la metà del nostro PIL. E’ necessario che questa metà venga trasformata in servizi di qualità e di efficienza e non di mero peso burocratico. Sono stati fatti passi in avanti c’è ancora molta strada da fare per rendere il nostro apparato pubblico un sistema efficiente – ha spiegato Giorgio Tonini – La seconda cosa da fare è investire sulla scuola e sulla formazione e trasformare queste realtà in mondi che imparino a cambiare e ad accettare la cultura del merito. Credo che su questo si debba fare un passo avanti importante. Il terzo punto è la questione dei giovani – ha poi aggiunto Tonini – In Italia abbiamo un grosso problema demografico. Da qualche anno a questa parte, infatti, i morti sono 150mila in più dei nati. Parliamo di cifre spaventose”.
Un incontro con la politica italiana che è poi continuato con il confronto moderato dal vicedirettore del Corriere della Sera, Antonio Polito, tra l’ex Ministro dell’Economia e delle finanze, Giulio Tremonti, e l’attuale Presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini.


Un confronto che ha portato ad indicare la via da seguire per mettere l’Italia al centro di questa nuova configurazione degli equilibri mondiali, che vede il Mediterraneo come una terra di incontro e di confronto tra l’Europa e l’Africa. Proprio su questo tema è intervenuto il Ministro dell’Interno, Marco Minniti, che ha illustrato gli ultimi provvedimenti adottati dall’Italia e dall’Unione europea per contenere gli sbarchi dei migranti dall’Africa e dal Medio Oriente, per creare condizioni di legalità e sicurezza per i cittadini comunitari ribadendo, una volta di più, “l’importanza di lavorare su un doppio binario quando si parla di accoglienza e integrazione tra i popoli: garantire i diritti di chi accoglie e quelli di chi viene accolti. Questo è un fondamento imprescindibile perché uno Stato possa definirsi veramente democratico”, ha sottolineato il Ministro Minniti dal palco della Summer School 2017 di Confartigianato.

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