7 Novembre 2018, h. 11:41

INIZIATIVE – Il Ministro Erika Stefani: ‘Con regionalismo differenziato più efficienza ed attenzione alle piccole imprese’

“Il regionalismo differenziato porterà maggiore responsabilizzazione ed efficienza nell’amministrazione delle regioni con effetti positivi per i cittadini e gli imprenditori”. Ne è convinta il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie Erika Stefani che ieri, a Roma, è intervenuta ad un incontro organizzato da Confartigianato al quale hanno preso parte i Presidenti e i Segretari delle Federazioni Regionali del Sistema Confederale.

Il confronto, aperto dall’intervento del Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti, ha fatto il punto sul regionalismo differenziato, previsto dalla riforma costituzionale del 2001 e finora mai attuato, che prevede l’attribuzione alle Regioni, tramite una legge ordinaria, di ulteriori forme di autonomia e di competenze in base ad un’intesa tra lo Stato e la Regione interessata. Stefania Multari, Direttore delle Relazioni Istituzionali di Confartigianato, ha spiegato lo stato dell’arte dell’autonomia regionale differenziata che vede tre regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna) in pole position nella trattativa con il Governo per definire l’intesa con lo Stato sulle materie oggetto del regionalismo differenziato. Appena definita, l’intesa sarà recepita in un disegno di legge che andrà all’approvazione del Consiglio dei Ministri. Contemporaneamente altre 8 Regioni hanno avviato il percorso per firmare Accordi preliminari con il Governo per attuare il regionalismo differenziato. Le materie oggetto dell’accordo con il Governo si riferiscono a 6 macro aree alcune delle quali di impatto rilevante sulle piccole imprese come, ad esempio, le politiche attive per il lavoro, l’istruzione, la tutela dell’ambiente e il governo del territorio, l’innovazione dei processi produttivi. “Tutto dipende – ha sottolineato il Ministro Erika Stefani – da come saranno declinate nell’attuazione dell’autonomia regionale. Ma l’autonomia regionale – ha aggiunto – è la chiave di volta per affrontare le problematiche denunciate dai cittadini e dalle imprese. Si tratta di una risposta all’inefficienza dello Stato. L’obiettivo consiste nel responsabilizzare le amministrazioni regionali per lavorare meglio sui territori. La sfida per le Regioni che avranno maggiori competenze consiste nell’innalzare la qualità dell’offerta di servizi”. Il Ministro ha anche risposto alle richieste di chiarimento dei Presidenti e Segretari delle Federazioni regionali di Confartigianato, spiegando che con il regionalismo differenziato sarà dedicata maggiore attenzione alle piccole imprese e, nell’ottica dell’efficientamento, non vi sarà il rischio di aggiungere burocrazia regionale a quella del livello nazionale”.

 

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