31 Marzo 2021, h. 17:03

EVENTI – Con le ‘scomode verità’ di Alberto Brambilla al via l’iniziativa di Confartigianato ‘A colloquio con…’

Ha debuttato oggi la nuova iniziativa di ConfartigianatoA colloquio con…”, un ciclo di incontri con esperti di economia, scienze sociali, politica, imprese, comunicazione per analizzare la situazione economica e sociale del Paese e tracciare le prospettive del futuro post pandemia. Ad aprire la serie dei confronti, che coinvolgono il Sistema Associativo, è stato Alberto Brambilla, Presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali, docente universitario, editorialista per quotidiani e periodici e autore di numerose pubblicazioni in materia di welfare, previdenza sociale, fiscalità.

Brambilla è autore de “Le scomode verità su tasse, pensioni, sanità e lavoro” un libro ‘fuori dal coro’, che demolisce luoghi comuni e fa luce sui problemi irrisolti dell’Italia.

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli ha introdotto la conversazione con Alberto Brambilla spiegando il significato dell’iniziativa “A colloquio con…”, pensata per approfondire i temi centrali per il futuro dell’Italia, offrendo al Sistema Confederale un’opportunità di ascolto e di interlocuzione che faccia emergere consapevolezza, sollecitazioni, proposte nell’interesse generale del Paese e con un’attenzione specifica alle prospettive dell’artigianato e delle piccole imprese.

Nel suo libro, Alberto Brambilla smaschera quelle che egli definisce ‘bugie’, costruite dalla politica per raccogliere consenso. “Siamo un Paese – ha spiegato – che studia poco e ripete come un mantra le cose che si sentono dire. L’obiettivo del libro consiste nel far capire le cose per quello che sono e non per quello che appaiono o per come ci vengono contrabbandate dalla politica e amplificate dai media”.

Sotto la lente di Brambilla finisce l’eccesso di spesa pubblica, sbilanciata sull’assistenza che gonfia il debito e comprime il nostro potere contrattuale e la nostra libertà economica. Un’altra verità scomoda riguarda gli scarsi investimenti sul capitale umano e sulle infrastrutture con il rischio di non creare alcun futuro per le nuove generazioni. Tra i luoghi comuni e i pregiudizi da sfatare, Brambilla ha poi indicato quelli che riguardano le piccole imprese e in generale il lavoro autonomo, vero asse portante dell’economia che invece è stato trascurato a vantaggio dei diritti del lavoro dipendente. “Siamo un Paese molto teorico – ha sintetizzato Brambilla – dobbiamo imparare a rivalutare la pratica”.

 

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