20 Gennaio 2009, h. 00:00

I riparatori artigiani di orologi «sincronizzano le lancette» su Bruxelles

E’ nata CEAHR, la Confederazione Europea degli Artigiani Orologiai Riparatori promossa a Bruxelles da Confartigianato e Cna con il compito di regolare in ambito comunitario i delicati meccanismi del mestiere messi a dura prova da anni di frizioni con le grandi case orologiere che da tempo boicottano i riparatori indipendenti a favore dei propri concessionari ‘ufficiali’. Soci fondatori della Confederazione, costituita il 20 novembre 2008 presso la sede di Confartigianato di Bruxelles, le Associazioni di categoria di Austria, Belgio, Francia, Inghilterra, Olanda e Italia. Tra gli obiettivi alla base della costituzione della CEAHR ci sono anche l’impegno a uniformare la preparazione degli orologiai comunitari attraverso lo scambio di informazioni tecniche e la definizione del profilo formativo per l’accesso alla professione. Rimuovere il «barrage» realizzato dalle case produttrici di orologi rimane, comunque, la priorità dell’Associazione che, si legge in una nota, «intraprenderà tutte le azioni necessarie a salvaguardare e a promuovere gli interessi dei riparatori artigiani che operano nella Comunità Europea». I riparatori indipendenti da tempo denunciano come la propria attività sia paralizzata dal boicottaggio delle grandi marche che non forniscono i ricambi necessari per le riparazioni. In sostanza, i marchi più noti dell’orologeria eliminano la concorrenza accentrando la manutenzione degli orologi nei propri laboratori, determinando così tempi e costi degli interventi, con un danno per i clienti fin troppo evidente. A rendere la situazione ancora più pesante, vi è il fatto che anche le marche più commerciali di orologi, quelle che realizzano prodotti di fascia medio-bassa, stanno mettendo in atto comportamenti simili; una politica che nel tempo potrebbe spingere i consumatori a non riparare gli orologi di minor prezzo, acquistarne di nuovi, e riservare la manutenzione solo agli orologi di prestigio. Che di fatto potranno realizzare solo i centri di assistenza delle grandi case orologiere. In Italia gli orologiai riparatori sono circa 4.000, un numero che da anni è in costante riduzione.

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