16 Marzo 2015, h. 15:59

Dal 31 marzo scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per tutta la pubblica amministrazione

Il 31 marzo scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per i fornitori della pubblica amministrazione. Dopo la prima fase, con l’obbligo limitato agli enti nazionali, tra due settimane la fatturazione digitale coinvolgerà anche chi lavora con i livelli territoriali dello Stato.
Sulla carta, i vantaggi sono per tutti, a cominciare dall’apparato statale. Meno costi di gestione, meno carta, fatture immediatamente disponibili, lotta all’evasione ed altri aspetti ancora. La direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, nel corso di un’audizione parlamentare proprio sulla fatturazione elettronica, ha sottolineato come a regime verranno gestite 50 milioni di fatture l’anno, attraverso il Sistema di Interscambio attivato dallo Stato, un sistema che interagisce con la piattaforma della certificazione dei crediti e che sarà la base per attivare la fatturazione elettronica anche tra privati, oggi soltanto facoltativa.
Una vera e propria rivoluzione nella gestione fiscale delle fatture, che promette risparmi di tempo e denaro. La fatturaPa, questo il nome ufficiale della fatturazione elettronica con la pa, non sembra avere soltanto vantaggi, però. Negli ultimi anni, infatti, ogni tentativo di semplificare la burocrazia italiana con tecnologie digitali si è trasformato in un incubo per le imprese. Dal Sistri e le sue chiavette usb alle recenti vicende della certificazione degli f-gas e della classificazione dei rifiuti, la via della semplificazione non è mai una strada in discesa in Italia. Lo scorso 10 marzo, ad esempio, la redazione di “Di Martedi”, la trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris, ha messo in luce alcuni aspetti inquietanti. Ad esempio, che il manuale per la fatturazione elettronica è un tomo da 135 pagine, 37 soltanto per l’intestazione della fattura. E non tutti devono aver capito come si compila, se si considera che l’Agenzia delle Entrate ha detto che 1 fattura su 5, oggi, viene inviata con errori di compilazione. Per questo, già molte Associazioni provinciali di Confartigianato si sono attivate per aiutare gli imprenditori nella gestione della fatturazione elettronica o per gestirle direttamente, dalla compilazione all’archiviazione, affinché la fatturazione elettronica diventi una vera e propria opportunità per lo Stato e per le imprese e non l’ennesima buona occasione mancata da questo Paese.

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