28 Luglio 2015, h. 12:29

STUDI – Il mercato dell’energia elettrica in maggior tutela: 10,2% dei consumi non domestici. Sotto ai 50 MWh la quota sale 45,9%

L’analisi dei dati della Relazione annuale dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico ci consente di delineare alcuni caratteri del mercato della commodity più rilevante sui costi energetici delle imprese, l’energia elettrica. In particolare esaminiamo le dimensioni del mercato di maggior tutela per le imprese proprio mentre il Parlamento sta procedendo nell’esame del Ddl concorrenza che porrà termine ai prezzi di maggior tutela dal 1° gennaio 2018 che secondo le indicazioni di Confartigianato unitamente a Rete Imprese Italia va condizionato a trasparenza, confrontabilità dei prezzi ed efficienza dei processi di fatturazione. Senza condizioni che garantiscano la concorrenza e la pluralità dell’offerta si alza la probabilità che fenomeni di asimmetria informativa e di rigidità della domanda a piccoli aumenti dei prezzi possano causare incrementi dei costi dell’energia elettrica che, in questa fase di fragile ripresa, comprometterebbero la redditività delle imprese, il flusso degli investimenti e di nuova occupazione.

Va inoltre ricordato che il mercato di maggior tutela risponde ai principi della Direttiva 2009/72/CE in cui viene ribadito il “diritto alla fornitura di energia elettrica di una qualità specifica a prezzi ragionevoli, facilmente e chiaramente comparabili, trasparenti e non discriminatori”. In merito ai “prezzi ragionevoli” va ricordato che secondo l’ultima rilevazione dell’Indice Confartigianato le micro e piccole imprese italiane pagano l’energia elettrica il 34,2% in più dei competitor europei. Inoltre, in relazione al principio di prezzi “comparabili e trasparenti”, va ricordato che il 41,1% delle famiglie italiane è insoddisfatta per la comprensibilità della bolletta elettrica; a tal riguardo si ricorda che il costo dell’elettricità di una piccola impresa si compone di 27 elementi diversi tra componenti fisse, variabili e di fascia oraria.

Le criticità connesse con le modalità di eliminazione della maggior tutela sono sottolineate dalla ancora rilevante presenza di micro e piccole imprese su questo segmento di mercato. Nel 2014 le vendite finali sul mercato non domestico la maggior tutela rappresenta il 10,2% del mercato non domestico mentre in termini di punti di prelievo la maggior tutela è ancora maggioritaria, comprendendo il 55,8% dei punti totali. Se consideriamo la somma dei due segmenti di maggior tutela e di mercato libero osserviamo che la quota di maggior tutela arriva al 45,9% dei volumi per classi di consumo inferiore ai 20 MWh, è del 28,1% tra 20 e 50 MWh mentre scende al 3,4% solo per consumi superiori a 50 MWh.

L’analisi dei dati settoriali relativi ai consumi di energia elettrica pubblicati la settimana scorsa da Terna evidenzia che nel 2014 l’8,1% dei consumi delle imprese non agricole si riferisce al mercato tutelato; la quota è contenuta (2,2%) nel settore manifatturiero – anche se sono presenti quote significativamente più elevate per settori manifatturieri con una maggiore incidenza di micro e piccola impresa – sale al 15,3% nei Servizi Vendibili, per arrivare al 32,5% nel settore delle Costruzioni. In sei settori il peso dei consumi in maggior tutela è superiore alla media: dopo le Costruzioni si registra poco meno di un terzo (29,4%) dei consumi in Alberghi, ristoranti e bar, a cui seguono Vestiario e abbigliamento (20,0%), Commercio (18,8%) e Calzature con il 13,1%.

L’analisi dell’Ufficio Studi su QE-Quotidiano Energia

 

Vendite finali di energia elettrica per mercato e tipologia di cliente

(Anni 2013 e 2014- Valori in GWh al netto di autoconsumi e perdite – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Aeegsi)
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Crisi&EnergiaMercato non domestico: quota dei volumi in maggior tutela per classe di consumi
(Anno 2014 – volumi – incidenza % non domestici maggior tutela su totale non domestici maggior tutela e libero – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Aeegsi)

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Quota del mercato tutelato delle imprese* per settore

(Anno 2014. Valori % dei consumi al netto di perdite di trasmissione e di distribuzione ed esclusi autoconsumi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Terna – * Imprese non agricole, esclusi Servizi non vendibili, clienti domestici)
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Quota del mercato tutelato delle imprese* per macrosettore

(Anno 2014. Valori % dei consumi al netto di perdite di trasmissione e di distribuzione ed esclusi autoconsumi – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Terna -* Imprese non agricole. Esclusi Servizi non vendibili, clienti domestici)

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