11 Novembre 2019, h. 16:05

STUDI – Nel 2019 +1,1% occupazione manifatturiera, meglio del +0,4% Ue. In cinque anni +11,4% valore aggiunto

Negli ultimi anni si sono consolidati alcuni punti di forza del settore manifatturiero italiano, motore del successo del made in Italy all’estero, grazie all’apporto di 2 milioni di addetti che lavorano nelle piccole imprese. È salita la produttività e l’offerta del made in Italy nel mondo è caratterizzata per un maggiore orientamento alla qualità. Le piccole imprese manifatturiere italiane sono leader europee per esportazioni dirette. Il comparto manifatturiero partecipa ai processi di crescita grazie ad un maggiore dinamismo del valore aggiunto e una elevata propensione all’innovazione.

La manifattura, inoltre, fornisce un apporto decisivo alla crescita dell’occupazione nell’ultimo quinquennio, dopo due cicli recessivi che hanno complessivamente fatto perdere, tra il 2008 e il 2013, oltre un milione di posti di lavoro. Nella fase di ripresa la domanda di lavoro delle imprese manifatturiere italiana è risultata più dinamica di quella rilevata negli altri maggiori paesi dell’Unione europea. Tra metà 2014 e metà 2019 – abbiamo preso a riferimento la media mobile a quattro trimestri – l’occupazione manifatturiera in Italia è salita del 4,6%, ritmo superiore al +3,2% della Germania, mentre la Francia e Regno Unito segnano una riduzione dell’occupazione manifatturiera, rispettivamente dello 0,6% e dell’1,4%. In Italia la performance dell’occupazione manifatturiera è migliore della media di tutti i settori (+4,1%).

Anche nell’ultimo anno cresce l’occupazione manifatturiera, registrando un aumento dell’1,1%, superiore al +0,4% della media dell’Unione europea. L’Italia fa meglio di Germania (+0,8%), Regno Unito (occupazione invariata), Spagna (+0,8%) e della Francia (-2,1%). In quest’ultimo anno la manifattura italiana fa meglio anche dei paesi emergenti dell’Ue con una elevata vocazione manifatturiera e caratterizzati da un maggiore dinamismo nel lungo periodo: nell’ultimo anno la Polonia fa +0,5% e la Romania -0,1%.

È sorprendente l’apporto alla crescita economica: nell’arco dei cinque anni esaminati il valore aggiunto dell’intera economia è salito del 5,1%, crescita trainata dalla manifattura che registra un aumento dell’11,4%, superiore al +4,5% dei servizi, mentre le costruzioni registrano una flessione dell’1,7%.

I punti di forza del sistema manifatturiero italiano nel report ‘Ingegno, valore d’impresa. Il caso della manifattura. Le sfide della robotica e della green economy’ presentato a Milano nel corso del Festival di Linkiesta. Clicca qui per scaricare il report.

 

 

Occupazione manifattura in Italia negli ultimi cinque anni

II trim. 2014-II trim. 2019 – media mobile a quattro trimestri – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

Occupazione manifattura nei principali paesi manifatturieri UE nell’ultimo anno

II trim. 2019-II trim. 2018 – var. % media mobile a quattro trimestri – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Eurostat

 

 

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