22 Novembre 2018, h. 17:37

STUDI – Per maggiore crescita serve “effetto leva” degli investimenti: moltiplicatore doppio rispetto alla media interventi in manovra di bilancio. Il confronto Italia – Commissione Ue

La manovra 2019 che è in discussione in Parlamento si pone ambiziosi obiettivi in termini di spinta alla crescita. Dopo che l’Istat ha certificato per il 2017 una crescita del PIL dell’1,6%, le stime per quest’anno – sia del Governo che di consenso – indicano una riduzione del tasso di sviluppo all’1,2%. È in corso infatti, un rallentamento congiunturale che determinerà un effetto di trascinamento sul 2019: la crescita del PIL tendenziale – calcolato a legislazione attuale, senza interventi di politica economica – scenderebbe allo 0,9%.

La manovra delineate con il disegno di legge di Bilancio per il 2019 amplia il deficit di 1,2 per punti di PIL che, generando una maggiore crescita di 0,6 punti di PIL, risorta il tasso di crescita all’1,5%.

Il complesso intreccio tra manovra di bilancio e crescita economica è stato illustrato lunedì scorso dall’Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia nel corso dell’Assemblea di Confartigianato Lecco, evento a cui è intervenuto il Segretario Generale Cesare Fumagalli.

Su crescita dell’economia e saldi di finanza pubblica si registra una ampia divergenza tra Commissione europea e Governo italiano. Le previsioni dell’European Economic Forecast di autunno pubblicato lo scorso 8 novembre indicano per l’Italia un deficit 2019 del 2,9% del PIL, mezzo punto in più di quanto indicato dal Governo nel Documento programmatico di bilancio; il divario sale ad 1 punto nel 2020. Sul più ampio deficit previsto dalla Commissione pesa una stima del PIL nominale inferiore di 12 miliardi di euro. Sulla base di queste divergenze la Commissione europea prevede che l’Italia non riuscirà a rispettare il parametro di riferimento per la riduzione del debito né nel 2018  né nel 2019 e, di conseguenza, la Relazione per l’Italia pubblicata ieri indica, nelle conclusioni, “che, pertanto, una procedura per i disavanzi eccessivi basata sul debito sia giustificata”. Al termine di questo articolo sono riportati tutti i documenti del serrato confronto tra Governo italiano e Commissione europea.

Congiuntura sfavorevole, leva sul più alto moltiplicatore degli investimenti – Sul fronte delle variabili esogene dell’economia italiana si addensano nubi minacciose: i rischi connessi con una escalation della guerra commerciale tra Usa e Cina, la Brexit, il termine del Quantitative easing e il possibile rialzo dei tassi di riferimento della Bce possono condizionare i processi di crescita, rendendo meno probabile il raggiungimento del target dell’1,5%.

In questa prospettiva – come indicato da Confartigianato nei giorni scorsi – appare opportuno e prudente privilegiare nella manovra la leva degli investimenti che, beneficiando di un più alto moltiplicatore, garantiscono una maggiore crescita. Con 1 euro di incremento del deficit si ottiene 0,37 euro di maggiore crescita (in media annua 2019-2021) mentre 1 euro di investimenti ha un moltiplicatore doppio, generando ben 0,75 euro di maggiore crescita del PIL.

Gli approfondimenti su crescita e finanza pubblica nel report “Alcune tendenze su imprese, lavoro, fisco e burocrazia” presentato lunedì a Lecco.  Clicca qui per scaricarlo.

 

 

Il confronto con l’Europa – i documenti chiave

16 ottobre 2018 – L’Italia presenta il suo documento programmatico di bilancio 2019 (DPB).

18 ottobre 2018 – Lettera del Vice Presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, e del Commissario Pierre Moscovici, in cui chiedono chiarimenti sul Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019.

22 ottobre 2018 – Il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, invia la risposta alla lettera del 18 ottobre.

23 ottobre 2018 – La Commissione pubblica un parere sul documento programmatico di bilancio 2019.

29 ottobre 2018 – La Commissione Europea ha inviato al Ministero dell’Economia e delle Finanze una lettera in cui chiede di fornire una relazione sui cosiddetti ‘fattori rilevanti’.

8 novembre 2018 – La Commissione pubblica le previsioni economiche per l’Italia.

8 novembre 2018 – Il commento del Ministro Tria alle previsioni economiche della Commissione Ue.

13 novembre 2018 IL MEF invia la versione rivista del Documento Programmatico di Bilancio (DPB) 2019 insieme a una lettera di accompagnamento che ne illustra strategia e contenuti.

21 novembre 2018 – La Relazione della Commissione europea per l’Italia preparata a norma dell’articolo 126, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

 

 

PIL: tendenziale, previsioni Governo con manovra e previsioni Commissione europea

2017-2019 – var. % in volume – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef e Commissione europea

 

 

Moltiplicatori manovra 2019-2021: investimenti e resto della manovra

Rapporto tra importi manovra e Impatto macroeconomico delle misure programmatiche rispetto allo scenario tendenziale – Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato su dati Mef

rss